HUCK SCARRY ED IL FANTASTICO MONDO DI ZIGO ZAGO AL MUSLI DI TORINO
In occasione degli incontri di “Aspettando il Salone” (ovvero il Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 14 al 18 maggio 2020), il 19 Ottobre 2019, presso il MUSLI (Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia) di Torino della Fondazione Tancredi di Barolo, in collaborazione con Biblioteche Civiche Torinesi e Rete Libri, è stato organizzato, dall’associazione Circolo dei Lettori, l’attesissimo incontro con Huck Scarry.
Huck Scarry, figlio di Richard (uno degli autori ed illustratori per ragazzi più amati) per il centenario della nascita del padre, già celebrato a Bologna lo scorso aprile, in questa uteriore nuova occasione italiana, si è ritrovato “faccia a faccia” con numerosi insegnanti, genitori, illustratori, studiosi di letteratura per ragazzi, numerosi affezionati fans, cresciuti con le sue storie nei decenni 70-80 nonché giovanissimi lettori acquisiti, probabilmente figli dei lettori nostalgici di Zigo Zago.
Durante l’emozionante e spensierato incontro amarcord, Huck Scarry ha raccontato (in italiano, lingua che ha appreso durante i suoi viaggi in Europa), con l’ausilio di immagini, molti ricordi famigliari e dell’atelier creativo; sono emerse molte curiosità riguardo ai personaggi, alle loro evoluzioni rintracciabili nelle simpatiche ed esilaranti storie illustrate. I suoi racconti non hanno età, si tramandano nel tempo, anche grazie alle fortunate riedizioni di successo, promosse in Italia dalla Mondadori.
Il figlio Huck ci ha tenuto a precisare che il padre è stato il primo a mostrare ai bambini le famiglie alternative, la diversità (indipendentemente dal sesso, dalla razza o dalla religione). Gli piaceva mischiare tra loro i personaggi umani e gli animali, fu tra i primi a mostrare animali maschili con abiti femminili e viceversa, a mostrare personaggi in una prospettiva diversa, straniante, p. es. ha rappresentato il lupo in veste umanamente amichevole, ed addirittura i clochard. Quando Scarry disegnava un animale, disegnava in realtà una persona con tutti i suoi pregi e difetti.
I suoi libri sono tuttora giovani, freschi ed attuali. Il merito è del modo semplice, armonioso e curato in cui sono disegnati i suoi stravaganti ma educati protagonisti; un altro dei grandi segreti dell’arte di Scarry risiede nell’ineguagliabile senso dell’armonia dei colori e della grafica. I suoi disegni sono leggeri, burloni come uno scherzo, ma mai superficiali poiché dietro c’è molta riflessione e consapevolezza educativa, per questo non si avverte il bisogno che un adulto spieghi le scene e la trama. L’avvio alla lettura è graduale e naturale.
I racconti presenti nei libri di Scarry sono fuori dal tempo, fuori da qualsiasi confine geografico, senza età, sempre diversi ed attuali. Libri, come sosteneva l’autore nel realizzarli, che “entrano nelle famiglie e rimangono lì tramandandosi da una generazione all’altra”. Tra le sue opere più famose sono da ricordare: R. Scarry, Tutti al lavoro, Mondadori, Milano, 1979; R. Scarry, Il libro gioco, Mondadori, Milano, 1980; R. Scarry, Cosa fare quando piove, Mondadori, Milano, 2007.
Durante l’incontro ci si è soffermati a celebrare una delle sue opere, probabilmente la più famosa, ovvero Il libro delle parole che si ispira al dizionario tedesco Duden in cui le parole entrano nel disegno. Con creativa ed innovativa abilità, Scarry l’ha realizzato (semplicemente spinto da un’idea artistica) assegnandogli (forse a sua insaputa) un intento ludico-didattico, proponendo un’opera vicina al mondo della scuola o parascolastica di avviamento al pregrafismo. La svolta di Richard avvenne proprio nel 1963 con quest’opera citata, ovvero con la pubblicazione di The Best Word Book Ever (Il libro delle parole). La gente non aveva mai visto niente di simile per insegnare le parole e fu un successo immediato. Illustratore prolifico molto appassionato del suo lavoro creativo, ed anche autore, Richard continuò a creare numerosi libri di grande formato, come Il Primo Dizionario (Storybook Dictionary) e In giro per il Mondo (Busy, Busy World).
A cornice dell’incontro è stata allestita una piccola esposizione (proveniente dall’Archivio della Fondazione Tancredi di Barolo) di alcuni libri interattivi, giochi e rarissime prime edizioni illustrate dell’autore, che vennero pubblicate tra l’inizio del 1950 sino alla fine del 1970 in Italia, Francia e USA.
L’incontro è stato condotto da Eros Miari, esperto di letteratura per ragazzi, che dal 1983 si occupa di libri e promozione della lettura giovanile; è uno dei fondatori della rivista periodica Fuorilegge.
La platea ha apprezzato l’evento e si è soffermata a lungo con domande e per richiesta autografi, anche io ne ho tesaurizzato uno speciale, sul mio pupazzo Zigo Zago!
Fabio Bianchi