INTERVISTA alla casa editrice La strada per Babilonia
INTERVISTA alla casa editrice La strada per Babilonia
Cinque professionalità diverse ma complementari hanno concretizzato un progetto appassionante costruito sulle coordinate della Cultura e dell’Estetica; la costituzione della casa editrice milanese La strada per Babilonia.
Come mai avete scelto questo nome?
Il nome è stato scelto perché una leggenda dice che a Babilonia esista il primo manoscritto in assoluto, conservato da qualche parte. Ci piace pensare che prima o poi un nostro libro possa raggiungere quel luogo.
La pubblicazione di un libro è un atto creativo complesso che mette alla prova l’affiatamento del vostro team. La vostra era un’amicizia consolidata o vi siete incontrati lungo… la strada per Babilonia?
La Strada per Babilonia è una Strada dove si incontrano persone, qualcuna fa solo un pezzetto di strada con noi, altre rimangono.
Dalla presentazione del sito abbiamo constatato che l’elemento culturale è la componente fondamentale e motivazionale. La casa editrice intende accompagnare l’autore nella creazione di un libro dalla prima stesura alla stampa, dal lancio alla distribuzione. Con quali modalità individuate l’opera?
Il nostro lavoro, in stretta collaborazione con autori e illustratori, ha l’obiettivo di creare libri inclusivi. Insieme progettiamo e pensiamo nel dettaglio testi, illustrazioni per favorire la comprensione di tutti i nostri piccoli “lettori” e, di conseguenza, perché possano essere utilizzati anche da genitori, insegnanti, educatori ed operatori. Per questi motivi i nostri testi vengono pubblicati anche con carattere ad alta leggibilità, in lingue straniere e sono tutti illustrati.
I nostri volumi cercano di rispondere alle esigenze di ciascuno e ogni libro affronta un tema ben specifico rispecchiando tematiche attuali.
Vi siete ispirati ad altre realtà simili italiane o straniere?
No, non ci siamo ispirati ad altre realtà. Tutte le volte che progettiamo un libro ci facciamo la stessa domanda: Come lo vogliamo questo libro? E ogni volta che ne vediamo la lavorazione ci chiediamo: Se fossi un bambino resterei incollato a queste pagine? Se fossi un adulto lo userei come strumento di aiuto e lavoro?
Da queste domande andiamo avanti, cercando di fare il meglio
Potete descriverci la vostra linea editoriale che si rivolge ai giovanissimi lettori?
La nostra scelta editoriale è quella di occuparci a tutto tondo di quella che è la letteratura per le età evolutive (dai 3 ai 16 anni, dalla prima infanzia all’adolescenza).
Le storie vogliono offrire spunti di riflessione, di gioco e di attività per il bambino e per gli adulti.
Fiore all’occhiello è anche la collana di albi illustrati in cartonato.
Avete in cantiere il varo di collane? per quale fascia d’età?
Abbiamo la collana prime letture, volumi semplici, in alta leggibilità illustrati.
Siamo partiti da poco con gli albi in cartonato, la prima uscita il 15 marzo con il titolo: Il mare a Suppergiù.
Ci saranno tante uscite singole.
Sta nascendo la collana “Storie in cammino. Raccontare per raccontarsi” in collaborazione con il Centro Ricerche Teatrali “Teatro-Educazione” di Fagnano Olona (VA), che vede come direttore di collana il professor Gaetano Oliva. La collana ha il fine principale di promuovere la lettura e il dibattito nazionale, pubblico e accademico, sui temi della narrazione delle età evolutive in chiave educativa e sociale. La collana si costituisce un filone narrativo e un filone di saggistica.
Il lungo periodo di chiusura delle iniziative culturali, causato dalle conseguenze della pandemia da Covid 19, ha penalizzato anche il comparto editoriale.
Avete messo in campo delle strategie per promuovere le vostre opere e per accompagnare i vostri lettori nelle lunghe ore di permanenza in casa?
Ti potrei rispondere con qualsiasi cosa, ma ti dirò la verità. ci siamo guardati dentro, ci siamo fermati qualche mese e abbiamo lavorato chiedendoci cosa volessimo fare, cosa davvero ci spingeva ad andare avanti. Ammetto che la domanda: – ne vale davvero la pena continuare in una situazione del genere? Ce la siamo posti, la risposta è arrivata naturale e ovvia, si! Ne vale la pena e anche più di prima, perché amiamo quello che facciamo, e allora abbiamo deciso la nostra linea editoriale definitiva. Ci siamo rifatti trucco e parrucco, abbiamo studiato e abbiamo sperimentato. Cosa che continuiamo a fare.
La casa editrice vorrà ampliare la propria visibilità sul mercato editoriale. Intendete utilizzare i social? Con quale formula?
I social sono importanti, mai come in questo periodo, ma siamo anche di vecchio stampo, seppur tutti giovani qui dentro (dai, fammi credere che a quarantuno anni sono ancora giovane) crediamo che il contatto diretto sia il nostro passa parola migliore. Con i social siamo presenti, nel mese di marzo abbiamo una serie di appuntamenti in diretta…
Cercheremo di mettere contenuti adatti ai nostri lettori, con la speranza di vederci di persona. Intanto ci impegneremo a migliorare anche in quel campo e accettiamo sempre consigli.
Nell’auspicio di incontrarci in occasione delle prossime fiere nazionali del libro, consigliateci una lettura……
Ti rispondo così: apri il sito e punta il dito…
Ma se vuoi un consiglio, Il mare a Suppergiù in cartonato e La lumaca e la Chioccola.