Intervista a Luisa Carretti, fondatrice della casa editrice Storie Cucite
– Luisa Carretti, fondatrice della casa editrice Storie Cucite di Milano, è una figura poliedrica: assume anche il ruolo di editor ed è lei stessa autrice di libri per bambini. Evidentemente la passione per la lettura e la scrittura è nel suo DNA. È nata prima la scrittrice o la lettrice/editor?
È nata sicuramente la lettrice. Penso che dall’età di 6 anni io non sia mai uscita da casa senza avere con me un libro, anche due o tre. Per me la lettura è sempre stata un rifugio, una scoperta, una chiave per orientarmi e interpretare la realtà, una fedele compagna e un’ancora di salvezza, quando da persona iper-puntuale che ero, passavo a volte ore ad aspettare le mie amiche, ritardatarie croniche.
Ora, ahimè, rincorro il tempo come tutti, ma non smetto di portare con me qualche libro, nel caso in cui riuscissi a ritagliare qualche minuto per tuffarmi nella lettura.
La scrittura, invece, è arrivata più tardi, dopo un percorso di accettazione e conoscenza di me stessa. Resta per me un’attività molto intima, che espone e può rendere indifesi e in passato non ero pronta ad assumermi il rischio. Sto imparando.
– Conosciamo meglio la casa editrice e il suo catalogo. Il logo con cui la casa editrice si presenta al pubblico di lettori e ai professionisti della filiera del libro rappresenta un volto stilizzato di donna intenta a cucire. Il filo fuoriesce dalla bocca. Qual è il significato di questa scelta e della definizione “storie cucite”?
Storie Cucite nasce nel 2016 con l’intento di offrire un servizio di scrittura personalizzata: libri su misura per bambini e adulti, realizzati in copia unica e originali nel testo e nelle illustrazioni, capaci di trasformare in un’avventura letteraria vissuti, esperienze, accadimenti quotidiani. Storie cucite sul ricordo, da valorizzare, confezionando un volume unico e prezioso e il logo realizzato da Barbara Lachi si ispira proprio a questo servizio.
Il catalogo e l’avventura editoriale, intesa in senso classico, si sviluppa quasi parallelamente. Con la mia socia Patrizia Frassanito abbiamo definito la linea editoriale, le collane di albi e narrativa illustrata e abbiamo iniziato la nostra avventura.
– Dal catalogo mi sembra di poter dedurre che le vostre scelte editoriali si orientano quasi esclusivamente verso autori italiani. È un caso o una scelta?
È una scelta. Abbiamo iniziato spinte anche dal desiderio di dare spazio e voce ai tanti e talentuosi autori italiani emergenti e continueremo a farlo. Da qualche anno ci stiamo guardando attorno, però, e a breve pubblicheremo alcuni titoli turchi. Portare autori stranieri in Italia ha il suo valore, perché permette di aprirsi a prospettive, culture, punti di vista diversi sul mondo dell’infanzia. Una ricchezza che non possiamo ignorare.
– Lo storytelling che contraddistingue due vostre collane si rivolge a lettori in età scolare. Nella collana Diritto&rovescio quali sono le tematiche scelte? e in i Logogrifi?
Sono collane con una identità molto specifica.
I logogrifi è una collana di albi illustrati i cui testi sono scritti partendo da un lavoro sulle parole attraverso giochi parole o figure retoriche. È un approccio che in parte mi identifica come autrice – io stessa lo uso molto spesso per le mie storie – e ha l’ambizioso obiettivo di rendere divertente, attraente il compito di scrittura, spesso percepito dai bambini come noioso e frustrante. L’idea di base da cui si sviluppa ogni libro della collana è che ogni parola nasconda al suo interno una storia. Se si lavora su di essa scomponendola e ricomponendola con giochi di parole come la sciarada, il logogrifo oppure con figure retoriche come la rima o l’allitterazione è possibile far emergere la storia e quindi raccontarla. E sono le parole stesse a guidare, a determinare cosa accadrà.
Un approccio sicuramente diverso alla narrazione, che migliora le competenze di linguaggio e di vocabolario e libera l’immaginazione e, confermo, diverte tanto i bambini.
Durante i laboratori di scrittura ispirati ai titoli della collana, di alcuni sono autrice io stessa, c’è un coinvolgimento, un entusiasmo da parte loro davvero sorprendente. Il gioco attiva la loro curiosità, tiene alta l’attenzione e la loro partecipazione.
La collana Dritto& Rovescio, invece, è una collana di narrativa illustrata. In questo caso il presupposto è un altro. Volevamo realizzare dei libri che potessero sostenere e stimolare il dialogo fra bambino e adulto su temi legati al suo percorso di crescita: emozioni, relazioni fra pari, autoconsapevolezza tanto per citarne alcuni.
Per questo abbiamo deciso di coinvolgere professionisti in vari ambiti, principalmente psicologi, che affiancassero l’autore nella definizione di alcuni aspetti delle storie, come le interazioni fra i personaggi, le strategie per affrontare e risolvere particolari situazioni, senza però snaturare il flusso narrativo.
Abbiamo poi riservato ai professionisti uno spazio alla fine del volume con un piccolo testo di commento alla storia rivolto ai bambini e uno più corposo rivolto all’adulto.
– Gli albi illustrati della collana Zigzag offrono al lettore la possibilità di superare qualche difficoltà di approccio alla lettura grazie al linguaggio CAA. Può parlarci di questa scelta editoriale?
L’incontro con la CAA e il modello inbook è avvenuto quasi all’inizio della nostra avventura. Un’illustratrice, Licia Zuppardi, mi propose un progetto editoriale in doppia versione, alfabetica e simboli di CAA secondo il modello inbook e accettai con entusiasmo.
Non conoscevo ancora nulla di questo mondo, ma avendo collaborato per anni con una onlus che promuove il benessere e l’inclusione delle persone sorde attraverso attività di informazione e di diffusione della Lingua dei Segni e della cultura sorda, sono convinta che l’inclusione in ogni ambito del vivere quotidiano sia più che una scelta un dovere e un impegno. Pubblicare inbook ci ha inoltre permesso di collaborare con tante realtà associative che lavorano con persone con disabilità e con reti bibliotecarie, come la rete delle biblioteche inbook, oltre che con il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa.
Alcuni dei nostri inbook sono stati tradotti da persone con disabilità e sono convinta che questo sia l’aspetto più importante ed emozionante, che dà concretezza all’impegno verso l’inclusione. www.storiecucite.it
Grazie e buone letture a tutti!